lunedì 25 marzo 2013

Video: Terra madre di E.Olmi


Il cosiddetto nuovo rinascimento sarà segnato probabilmente da un ritorno
 all’amore per la natura, alla riscoperta di quel legame, ormai quasi perduto,
 tra l’uomo e la terra. Questo fu il tema del Forum Mondiale a Torino nel 2006,
organizzato dallo Slow Food di Carlo Petrini, da cui Olmi trae il suo film
documentario intitolato proprio come il Forum : Terra Madre e dove si afferma
 che:"Saremo la generazione che riconcilierà il genere umano con la terra.
" Prodotto dalla Cineteca di Bologna e ITC Movie, Terra Madre è frutto del lavoro
 di due anni, che ha visto impegnate ben sette troupes, composte in gran parte dagli
 studenti di Ipotesi Cinema, la non scuola di cinema fondata da Olmi nel 2001,
attiva nella sede della Cineteca di Bologna.

Che meglio del regista dell’Albero degli Zoccoli per mettere in scena un progetto
di sensibilizzazione nei confronti della politica e dell’economia del cibo,
 che inevitabilmente si ricollega all’importanza della tutela e del rispetto
 per il lavoro della terra? Oltretutto il lavoro di Olmi non si limita a mettere
a fuoco una realtà nazionale, ma estende la visuale al lavoro di altri popoli.
 “Al Forum di Terra Madre ho riconosciuto i contadini come li ricordavo nelle
nostre campagne, al tempo della mia infanzia”, dichiara Ermanno Olmi.
I volti dei contadini si somigliano in ogni angolo del mondo.
 Sono volti su cui si riconoscono le medesime tracce di vita, così come le
fisionomie dei paesaggi con i campi arati, le colture, i pascoli.”



https://www.youtube.com/watch?v=-MwBSw_fb-s

(Versione completa)

Il registra:

Ermanno Olmi è nato a Bergamo. Ma la famiglia di Ermanno, padre ferroviere madre operaia, si trasferì a Treviglio quando lui era ancora piccolo, ed è lì che il futuro regista è di fatto cresciuto.[1] Il suo luogo di nascita è stato spesso riportato erroneamente come Treviglio da più fonti, ma Olmi stesso ha fatto chiarezza su questo punto in un'intervista rilasciata a Charlie Owens, autore di una monografia dedicata al regista: Owens: «Alcuni scrivono che tu sei nato a Bergamo, altri scrivono Treviglio. Dove sei nato esattamente?» Olmi: «A Bergamo, in un quartiere chiamato Malpensata. Io spero che quando sono venuto al mondo mia madre l'abbia pensata in modo diverso, ovvero che sia stata una bella pensata l'avermi messo al mondo!»[2] Di famiglia profondamente cattolica, Olmi rimane da giovane orfano di padre, morto durante la seconda guerra mondiale; frequenta prima il liceo scientifico e poi il liceo artistico, ma non porta a termine gli studi.
Si trasferisce a Milano per seguire i corsi di recitazione dell'Accademia di Arte Drammatica; nello stesso tempo, allo scopo di mantenersi, trova anche un lavoro presso la Edisonvolta, dove già lavorava la madre, che gli affida l'organizzazione delle attività ricreative per i dipendenti, in particolare quelle relative al servizio cinematografico, e gli viene richiesto di documentare le produzioni industriali attraverso filmati. Olmi sfrutta l'occasione per dimostrare la sua intraprendenza ed il suo talento con la macchina da presa; pur non avendo praticamente nessuna esperienza alle spalle, tra il 1953 ed il 1961 realizza decine di documentari, tra i quali La diga sul ghiacciaioTre fili fino a Milano (1958) e Un metro è lungo cinque. In tutti gli oltre quaranta documentari realizzati negli otto anni di lavoro si nota l'attenzione alla condizione degli uomini che lavorano nelle strutture aziendali, un modello interpretativo della realtà che anticipa le caratteristiche peculiari delle future pellicole di Olmi.Ermanno Olmi è nato a Bergamo. Ma la famiglia di Ermanno, padre ferroviere madre operaia, si trasferì a Treviglio quando lui era ancora piccolo, ed è lì che il futuro regista è di fatto cresciuto.[1] Il suo luogo di nascita è stato spesso riportato erroneamente come Treviglio da più fonti, ma Olmi stesso ha fatto chiarezza su questo punto in un'intervista rilasciata a Charlie Owens, autore di una monografia dedicata al regista: Owens: «Alcuni scrivono che tu sei nato a Bergamo, altri scrivono Treviglio. Dove sei nato esattamente?» Olmi: «A Bergamo, in un quartiere chiamato Malpensata. Io spero che quando sono venuto al mondo mia madre l'abbia pensata in modo diverso, ovvero che sia stata una bella pensata l'avermi messo al mondo!»[2] Di famiglia profondamente cattolica, Olmi rimane da giovane orfano di padre, morto durante la seconda guerra mondiale; frequenta prima il liceo scientifico e poi il liceo artistico, ma non porta a termine gli studi.


Tratto da:http://www.wuz.it/articolo-film/2964/terra-madre-ermanno-olmi-cineteca-bologna-berlinale.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Ermanno_Olmi

Video: Il mistero dei fenicotteri rosa


Il mistero dei fenicotteri rosa (The Crimson Wing: Mystery of the Flamingos) è un documentario naturalistico del 2008realizzato per la Disneynature con il sostegno del WWF, in alta definizione disco Blu-ray
Questo documentario della serie Disneynature è ambientato in una terra dotata di una natura ancora incontaminata e tratta la storia di uno degli uccelli dai tratti affascinanti e misteriosi: il fenicottero rosa. Viene seguita da vicino la nascita deipulcini, la loro crescita, le prime "prove tecniche" di volo, i rituali di corteggiamento, le lotte tra maschi, le migrazioni e molti altri momenti salienti della vita di un'intera popolazione di fenicotteri rosa che nidificano sulle sponde del Lago Natron, situato nella Tanzania settentrionale, in una landa sperduta e desolata, unico luogo di riproduzione per questa specie che rischia l'estinzione.

https://www.youtube.com/watch?v=GGorKWtHGcc

Video: La marcia dei pinguini


La marcia dei pinguini è un documentario del 2005 diretto da Luc Jacquet.


Il pinguino imperatore che vive nelle regioni antartiche deve migrare per diversi mesi in determinate zone per riprodursi e allevare i propri figli.
 La marcia dei pinguini segue da vicino il viaggio di una colonia e successivamente una coppia di questi che affronta diverse marce affinché il piccolo possa resistere al freddo e alla fame del periodo dopo la sua nascita. 

https://www.youtube.com/watch?v=-7HpEfMcLE8


Tratto da: http://it.wikipedia.org/wiki/La_marcia_dei_pinguini


Video:Delfini e balene, la tribù degli oceani

Un incredibile documentario di Jean-Michel Cousteau sul mare e le sue affascinanti creature! Vivrete un'emozionante avventura che vi porterà dalle splendide barriere coralline delle Bahamas alle calde acque dell'esotico Regno di tonga per un incontro ravvicinato con le ultime tribù degli oceani.

http://www.youtube.com/watch?v=Nst3-YVsukk

(Versione completa)

Video: La vita negli oceani


La vita negli oceani (Océans) è un documentario naturalistico del 2010 realizzato dalla Disneynature e codiretto daJacques Perrin e Jacques Cluzaud.
In precedenza Disneynature aveva acquistato i diritti di distribuzione solo per il Nord America e il Messico, di un altro documentario sugli oceani, intitolato Oceani 3D (OceanWorld 3D nella versione originale britannica), distribuito in Italia dalla Eagle Picture [1].

http://www.youtube.com/watch?v=s-shs4RzOd8

Video:"Il popolo migratore"

Il popolo migratore è un documentario naturalistico del 2001 realizzato da Jacques Perrin in 4 anni di lavoro. Ha come protagonisti gli uccelli migratori tra cui rondini, cicogne, gru, sterne, varie specie di oche ed anatre selvatiche, seguiti durante i loro viaggi.
Jacques Perrin è anche narratore in lingua francese del film-documentario Microcosmos - Il popolo dell'erba del 1996 e regista di Océans nel 2010.
Film candidato al Premio César per la migliore opera prima nel 2002. Uscito in Italia al cinema il 15 novembre 2002.
Il gruppo musicale francese A Filetta ha composto la colonna sonora del film.

http://www.youtube.com/watch?v=U45QEChSkno

Video:Baraka


Baraka è un film documentario del 1992 diretto da Ron Fricke.
Potrebbe sembrare fuori tema , rispetto ai video precedentemente inseriti, ma in qualche modo ci riporta sempre al rispetto della Terra e dell'essere umano.
Il regista è stato in precedenza direttore della fotografia in Koyaanisqatsi, il primo film della trilogia qatsi di Godfrey Reggio.
Spesso paragonato proprio a Koyaanisqatsi, il soggetto di Baraka ha alcune somiglianze, incluse riprese di panorami, chiese, cerimonie religiose e città nella loro vita quotidiana, con i precedenti lavori svolti in collaborazione con Reggio.
Il film è stato girato in 152 luoghi di 24 paesi: Arabia SauditaArgentinaAustraliaBrasileCambogiaCinaCittà del VaticanoEcuadorEgittoFranciaHong KongIndiaIndonesiaIranIsraeleGiapponeKenyaKuwaitNepalPolonia,TanzaniaThailandiaTurchia, e Stati Uniti. Non contiene dialoghi.
Il titolo, Baraka, è una parola che significa "benedizione" in diverse lingue. Un seguito di Baraka è Samsara. 


http://www.youtube.com/watch?v=aqzLjv2wja4

Tratto da :http://it.wikipedia.org/wiki/Baraka_(film)

(Versione completa)


domenica 24 marzo 2013

Mostra fotografica:"Tra magia e solitudine"

Mostra fotografica di Valeria Errani, nata a Faenza.

"In quasi tutte le mie foto indipendentemente dal soggetto, utilizzo la nebbia; questo per lasciare all’osservatore la scelta di decidere che cosa vuole vederci oltre e affinché possa utilizzare l‘immaginazione che sembra essersi persa tra i meandri della mente. Una bella fotografia con il sole dà già tutte le informazioni, invece la nebbia destabilizza, ma proprio per questo credo che ci si soffermi un po’ di più a pensare.scelta di una macchina fotografica analogica non è avvenuta per caso, ma in seguito alla considerazione di potere avere uno strumento utile a comprendere l’uso dell’inquadratura senza dispersione di scatti per questo molti amici hanno deciso di considerarmi “quella dell’ era dei dinosauri”


http://www.valeriaerrani.it/tra_magia_e_solitudine.html

Mostra fotografica: "Le facce degli alberi"


Lucilla Lauricella da qualche anno sta proponendo per l'Italia una mostra dal titolo: "Le facce degli alberi, viaggio nel bosco animato"con foto e ceramiche che degli alberi colgono e  ritraggono forme di animali, sembianze umane e parvenze di creature immaginarie.

http://www.lefaccedeglialberi.it/Viaggio.htm

sabato 23 marzo 2013

Mostra fotografica:"Alberi e piccola vita intorno"

"Alberi e piccola vita intorno" è una itinerante mostra fotografica della sottoscritta, Claudia Bousquet, accompagnata da poesie.
Attraverso le immagini di elementi naturali, scattate in diversi parchi d'Europa, e grazie ai versi poetici della stessa autrice e di autori vari, si vuole sensibilizzare alla salvaguardia di Madre Terra, stimolando la curiosità ed il desiderio-tutela di bellezza.

https://www.youtube.com/watch?v=W1lD9PQXwC0


*Associazioni, librerie, biblioteche, enti pubblici e privati possono chiedere di ospitare l'esposizione mandando una mail a "ecoinarte@yahoo.it", sarò lieta di prendere in considerazione la vostra proposta.




Sito: Il significato dei fiori

E' questo un sito in cui è possibile trovare il significato dei fiori secondo la mitologia e la tradizione popolare.

http://www.giardinaggio.org/significato-fiori.asp

Video National geographic: "Gli animali più pericolosi"

Documentario della National geographic

https://www.youtube.com/watch?v=SCf5QnPrXNw

Per saperne di più:http://natgeotv.nationalgeographic.it/gli-animali-piu-pericolosi

Video: "La volpe e la bambina"


La volpe e la bambina (Le Renard et l'enfant) è un film del 2007 diretto da Luc Jacquet.
La pellicola è uscita in Italia il 21 marzo 2008. Le riprese sono state effettuate tra Plateau de Retord (AinFrancia) e l'Abruzzo.
La pellicola è narrata nella versione italiana da Ambra Angiolini.
Trama:
Una bambina, passeggiando nel bosco, s'imbatte in una volpe. Il suo desiderio di poterla accarezzare e la voglia di poterle diventare amica diventeranno il suo unico motivo di vita: la bambina, che abita in una casa poco distante dal bosco, si reca ogni giorno nel luogo dove l’ha trovata la prima volta per poterla avvicinare, la volpe accetta soltanto di essere guardata, ma non toccata. Un giorno, due lupi stringono la volpe su un tronco, con l’intento di assalirla e mangiarla. La bambina riesce a far fuggire i predatori e a salvare la sua amica, che in cambio le permette di accarezzarla e di conoscere i suoi cuccioli.
Da quel giorno inizia un nuovo tipo di rapporto tra la la volpe, battezzata Titù, e la bambina, la quale cerca col tempo di addomesticare l’animale, contro il suo volere, tanto da rischiare di farla morire.


https://www.youtube.com/watch?v=xXlVxMd9pag

Video: "Earth"


Earth - La nostra Terra (Earth) è un documentario naturalistico del 2007 destinato al cinema, realizzato dalla BBC Natural History Unit come primo film della Disneynature. Il film è uscito in contemporanea mondiale il 22 aprile 2009.
Il documentario è una co-produzione britannica, statunitense e tedesca, girata interamente in alta definizione con l'ausilio del 35mm e delle più innovative tecniche di ripresa. Earth utilizza alcune delle sequenze della serie di documentari BBC HDPlanet Earth.
Il documentario mostra differenti habitat e creature che popolano il pianeta Terra, mettendo in guardia lo spettatore su ciò che minaccia la loro sopravvivenza e focalizzando l'attenzione su tre "famiglie" di animali: megattereelefanti africani e orsi bianchi.

https://www.youtube.com/watch?v=T41thcQrSZ8

Tratto da: http://it.wikipedia.org/wiki/Earth_-_La_nostra_Terra



Video: "Microcosmos"


"Microcosmos - Il popolo dell'erba" è un documentario del 1996 scritto e diretto da Claude Nuridsany e Marie Pérennou. Ha come protagonisti gli animali che popolano i prati, in particolare gli insetti e altri invertebrati come ragni e chiocciole.
Presentato fuori concorso al 49º Festival di Cannes, è stato premiato con il Grand Prix tecnico.


http://www.youtube.com/watch?v=-zboRn6cImY

(Versione completa)

Libro di poesie: "Amazzonia respiro del mondo"


Poesie provenienti dalla natura e dedicate alla natura, culla di Marcia Theophilo...     "Amazzonia respiro del mondo" costituisce un nuovo tassello nell'ormai lunga, appassionata ricerca che fa della poesia di Marcia Theophilo una magica congiunzione fra alta ispirazione poetica e rivendicazione dell'esistenza di un'intera regione che soffre, quella della foresta amazzonica. Non si deve vedere tuttavia in questa poesia soltanto l'impegno etico di chi si oppone a una delle più barbare e violente depredazioni della nostra epoca; la foresta, per Marcia Theophilo, è prima di tutto incanto, è il mondo dei miti ritrovato nei racconti della nonna e del padre. Il volume accosta al testo portoghese quello italiano, che si deve alla stessa autrice. Prefazione di Mario Luzi, con una poesia di Rafhael Alberti.


Márcia Theóphilo è nata nel 1941 a Fortaleza, in Brasile.
Ha studiato in Brasile e in Italia dove si è dottorata in antropologia.
Tutta la sua opera si inspira alla foresta amazzonica, ai suoi popoli, ai suoi miti, ai suoi alberi ed animali ed è rivolto alla salvaguardia del patrimonio naturale e culturale della foresta, alla denuncia della sua distruzione.
La sua infanzia è stata influenzata dalla nonna paterna - che viveva in Acre, Amazzonia - che è stata la prima persona che le ha raccontato i miti della foresta , le grandi visioni del fiume, le voci del vento, le metamorfosi della luna, mettendola in sintonia con la polifonia delle voci della natura.
Da allora si è sempre interessata ai problemi dell’Amazzonia e degli indios, volendo capire a fondo quest’umanità così pura nella sua origine e per questo seriamente minacciata dal degrado ed esposta a grandi pericoli. Attraverso i racconti di suo padre e di sua nonna ha compreso il significato del suo profondo legame con la foresta.
Dal 1968 al 1971 lavora come giornalista nel campo della cultura e della critica dell’arte a San Paolo, sviluppando una collaborazione con artisti - come Maria Bonomi, Saverio Castellani, Tomie Otake, Otavio Araujo e altri – scrivendo poesie (riunite nel suo libro di poesie, (“Siamo pensiero” Milano, 1972) prefatto e tradotto da Ruggero Jacobbi). Nel 1972  lascia il Brasile, sottraendosi con l’esilio alla repressione di una dittatura militare che impediva la libertà di scrivere e di studiare.  Nello stesso anno conosce a Roma il poeta brasiliano Murilo Mendes che le presenta il critico letterario Ruggero Jacobbi e il poeta spagnolo in esilio Rafael Alberti, con cui stabilisce un importante rapporto di lavoro e amicizia.
Il sodalizio con Rafael Alberti nasce dalla capacità dell’illustre maestro di unire pittura e poesia in un’unica arte animando i versi con immagini e colori. Ma ciò che soprattutto li ha legati è stato l’impegno per la libertà.
Un altro importante aspetto di questa amicizia, che è durata dieci anni fino al ritorno alla Spagna del poeta, è stato la partecipazione nei recital europei, dove Márcia Theóphilo ha scoperto la sua capacità di comunicare con il grande pubblico. In questi incontri internazionali – tra cui "Poetry International" (Rotterdam, 1977) la "Convenzione Internazionale di Poesia" (Struga, Jugoslávia, 1978), il "Congresso di Scrittori Europei" (Firenze, 1978) – conosce Lawrence Ferlinghetti, Evgeny Evtushenko, Mario Luzi, Allen Ginsberg, Gregory Corso e altri.
Quando in Brasile il processo di democratizzazione inizia, nel 1979, Márcia Theóphilo torna a San Paolo dove partecipa al Movimento per la Democrazia. È corrispondente della rivista italiana “Noi Donne”.
Torna a Roma nel 1981 dove continua a lavorare nel intercambio culturale tra Italia e Brasile, organizzando incontri culturali – come l’esposizione di artisti italiani e brasiliani “Per la democrazia in Brasile” (Museo Sant’Egidio, Roma, 1981), il meeting internazionale “La parola del Poeta” sezione Latinoamericana (Roma, 1982) – traducendo in italiano poeti brasiliani e in portoghese poeti italiani, tenendo conferenze, partecipando a vari recital di poesia, anche all'estero.
Márcia è stata candidata al premio Nobel.



Tratto da: http://natakarla.blogspot.it/2011/11/noi-alberi-marcia-theophilo.html
http://www.inmondadori.it/Amazzonia-respiro-mondo-Marcia-Theophilo/eai978883680948/

venerdì 22 marzo 2013

Video d'animazione:"the fish with the smile"

http://www.youtube.com/watch?v=WSs1W7mP29M&feature=related

Made in Taiwan, il video d'animazione "The fish with the smile" , diretto da Jay Shih, vince diversi premi, tra cui un festival a Berlino. Si ispira alle illustrazioni di Jimmy Liao's.

http://www.taipeitimes.com/News/taiwan/archives/2006/02/20/2003293808

(Versione completa)

Video: Arte e natura di Duyhuynh

http://www.youtube.com/watch?v=4442aZAmejU&feature=related


Huynh è un giovane vietnamita, giunto negli anni ‘80 in California, terra che con i suoi colori e la sua luce non ha mancato di generare in lui un senso di spaesamento, superato proprio grazie alla realizzazione delle sue tele.
Huynh è approdato a questo risultato partendo dal mondo dei fumetti, dei cartoon e dei graffiti che lo hanno ispirato agli esordi, quando si è dedicato anche al murales, sforzandosi di portare la sua arte anche in luoghi non strettamente artistici come coffee shop e ristoranti, così da poter condividere con gli altri quella che egli stesso definisce un’appendice della sua vita.
Le tele di Huynh sono opere figurative, poetiche, popolate da personaggi sognanti e fiabeschi (per lo più femminili), decontestualizzati e inseriti in scenari non definiti, spesso naturali.
Tema ricorrente il viaggio, spirituale e fisico, tradotto in un linguaggio che all’inquietudine vorrebbe rispondere con la serenità di una tavolozza ricca e morbida.*

Duy HuynhDuy HuynhDuy Huynh



http://www.duyhuynh.com/index.php





Info tratte da: http://www.artsblog.it/post/925/duy-huynh-figure-in-volo-per-ritrovare-la-quiete

Video:natura e arte di P.Revonkorpi


http://www.youtube.com/watch?v=9oOhGsNY_NY&feature=related

Pete Revonkorpi illustratore fillandese, i suoi lavori sono creati digitalmente

Video: natura e arte di S. Braido


http://www.youtube.com/watch?v=cSOPidVuViM&feature=related

Opere di Silvano Braido:

Pittore, Treviso classe 1946, fin da bambino che vive immerso nella campagna trevigiana, oltre al gioco scopre il bisogno di disegnare, come necessità di espressione e di comunicazione. La matita, i pastelli e successivamente l'olio e l'acrilico, gli saranno compagni inseparabili per tutta la vita. Frequenta l'Accademia di Belle Arti di Venezia per altro senza portare a termine gli studi a causa di motivi famigliari. I vari mestieri intrapresi successivamente, non lo hanno mai distolto dalla sua vera vocazione. Strappando al riposo il tempo della pittura, con caparbietà, intelligenza e con un paziente lavoro di ricerca, intraprende infine la strada dell'artista a tempo pieno. Fin dalle prime esposizioni si rivela artista creativo e di grande fascino. Oggi, nel pieno della maturità, con raffinato senso pittorico, costruisce immagini di straordinaria bellezza: cieli infiniti e creature fantastiche che fanno luminose le scene dei suoi colloqui con la vita.

Articolo: "Camminare: un'insostituibile pratica di vita"

http://www.ilcambiamento.it/culture_cambiamento/camminare_boschi_pratica_insostituibile.html

Perchè camminare ed immergersi nelle bellezze della natura...
Articolo a cura di C.Bousquet

Articolo:"Orti comunali"

L'orto una sana pratica di vita; un mezzo per socializzare e nutrire sani ideali di vita collettiva.

Articolo sugli orti comunali a cura di C.Bousquet http://www.ilcambiamento.it/orticultura/orti_comunali_cesena.html

Libro: "Il grande albero"


Libro per bambini e per grandi ancora piccini




La storia di un abete e della sua lunga vita, dei suoi incontri con personaggi illustri come l'imperatore d'Austria e la principessa Sissi, dei suoi viaggi, quando, tagliato, dovrà lasciare la radura in cui è nato per diventare l' albero di Natale di piazza San Pietro a Roma. Infine della sua amicizia con lo scoiattolo Crik che lo aiuterà a tornare a casa. Una fiaba moderna, una storia di coraggio, di amore e amicizia in cui la vita vince su tutto. Età di lettura: da 10 anni.

Evento: "Fa la cosa giusta"

http://falacosagiusta.terre.it/


Nata nel 2004 a Milano da un progetto della casa editrice Terre di mezzo, Fa' la cosa giusta!, fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili ( quartiere fieristico di Milano ).
Fa' la cosa giusta!, fin dalla sua prima edizione, ha come obiettivo quello di diffondere sul territorio nazionale le "buone pratiche" di consumo e produzione e di valorizzare le specificità e le eccellenze, in rete e in sinergia con il tessuto istituzionale, associativo e imprenditoriale locale.


https://www.facebook.com/pages/Fa-la-cosa-giusta/33481833782

giovedì 21 marzo 2013

Libro "Bosco di Luna"


Per bambini ed adulti un pò piccoli!





Prefazione di Carla Lomi

Molti sono i libri che ci è dato frequentare. Questo è un libro-albero, alimentato da radici vaste e ramificate, immerse in quel tempo lontano che vide fiabe e miti germogliare;  familiare per aspetto si impone nella sua presenza, non circoscrivibile tuttavia definitivamente, accompagnata com’è da mutamenti - riverberi di luci, giochi d’ombra - nell’adunare generi diversi, talvolta con voce che sorprende, nuova, ma che rimanda a canti di culla.
Ci invita, nell’ineliminabile necessità del viaggio iniziatico, ad inoltrarci nel bosco - il bosco dell’esistenza con le sue innumerevoli presenze animate e sacre, sorelle e fonti per la nostra vita - con nuovi occhi, quelli che, forse da sempre, cercano sotto la scorza/corteccia, la linfa e, con essa, l’essenza.

Le parole della fiaba di Mario Bolognese sono i sensi che ci fanno percepire questo ignoto, alimentato dalla luce come dall’ombra, dallo scambio e dall’osmosi che connette il limo, il fango al cielo, il corpo all’onda, al suono che grati fa sostare sotto le fronde vibranti e varie dell’albero-libro.

Possiamo passarci accanto senza attenzione o attese, o farlo amico fra visite e conversazioni.
Offre ancora altro questo libro provocatorio con cortesia.

E’ lo sguardo che nell’incanto del bambino si rivolge al nostro tempo frettoloso e inospitale.
Le parole che, nella prima parte-introduzione, si rivolgono infatti all’adulto sanno quanto inquieta, ma ci prendono, come un tempo, per mano, a svelare, attraverso la filigrana del sapere e della storia, leggi e orditi di un immenso arazzo, gli intrecci preziosi, minacciati, lacerati che la natura ci dispiega.

Nessuna traccia utile, nessuna voce-filo è esclusa: non la scienza con il suo incessante domandarsi; rintracciabile è anche l’eco della cronaca, là dove spesso si smarriscono coordinate; ma il lettore - incantato dalle stesse immagini di frutti, germogli e altri ospiti che il libro-albero dispiega - nel viaggio a cui le pagine conducono a dirigere l’orchestra troverà la poesia, (qui senza frack - alimentata dalle voci sapienti di poeti laureati o ignoti, voci di tribù per noi remote) disposta a dar lezione al principiante o a chi non sa di poterlo diventare.

Certo non tutto potrà essere immediatamente accolto, compreso, imparato lungo l’itinerario a cui questa fiaba invita, ripercorrendo i sentieri del secondo bosco, la cui mappa è segnata più dai labirinti del cuore che dalla sintassi cristallina della mente; ma questa oscurità, che potrà essere talora percepita, è varco, soglia che consente il nostro accesso là dove sono serbate le parole che non sapevamo di  possedere.

Le poesie che il libro propone, nella loro melodia dolce di carillon, possono anche esser scelte ad una ad una come frutti da un cesto, o carte da un mazzo che mai delude, sono infatti rivelazioni fulgide, fiamme di luce che ridisegnano il nostro universo conducendoci oltre le apparenze: rinascere è possibile, all’alba possiamo ancora dar parola.

Questi 22 canti finali sono allora i frutti che l’albero ci porge? Certo, ma i migliori, si augura l’autore, matureranno insieme a noi, come gemme o semi affidate alle nostre pazienti attese, agli ascolti, o a impeti di danza a cui il libro, non dimentichiamo, chiama.

Le poesie di Bolognese che si prestano, con la nostra complicità, ad entrare nella fiaba per allargare e mutare il canovaccio da lui creato, nascono da un io anelante che conosce gli abissi del nostro orizzonte culturale, ma che qui si separa dalle costruzioni ardite del sapere, che pure ha percorso a lungo e indagato, operoso e vigilante, per farsi invito e speranza.

Rivolti a chi alfine? Al bambino o all’adulto che di lui/lei (e la prospettiva di genere è sempre molto presente entro un disegno di inedita ricomposizione) si cura?

Come l’albero, anche questo libro accoglie ogni stagione, si offre, cambia il paesaggio attorno. A volte susciterà risvegli pieni di baldanza, quando l’età si scorda e, generante, l’intuito - l’intesa ricompare; altrove - in presenza di sguardi ancorati ad orizzonti rigorosi che nella gemma non individuano la futura primavera - farà solo discutere, domandare; né si potrà negare la possibilità di vedere passanti indifferenti che calpestano le sue foglie, intralcio ormai al loro spedito andare.

Forse occorrerà ripartire da quel bosco di cui questa fiaba parla, che tutto riconnette: lo scricchiolio al suolo e al sentore di ali, la voce frale a quella cristallina, innumerevoli presenze in un uno stesso cerchio, umile e sublime, per contemplare, con la lucidità della poesia, la complessità, il fascino, i legami del nostro essere di passaggio, in cerca d’eternità e saggezza, nel creato. 

Libro: "Mitologia degli alberi"






La distruzione dei boschi e delle foreste del pianeta e i suoi effetti a lungo termine sull'ambiente sono argomenti molto attuali. 
Quella cosi compilata e dunque in primo luogo una piccola ma esauriente enciclopedia dei miti legati alle diverse specie di alberi: quercia, pino, frassino, betulla, noce etc....

Video: Home

http://www.youtube.com/watch?v=I1fQ-3-CEFg

(Versione completa- su youtube è possibile trovare il documentario in tutte le lingue)

Un film per salvare il mondo, in uscita planetaria, su tutti i supporti e a scopo benefico. E’ “Home”, l’ambizioso progetto di Luc Besson, sostenuto dal gruppo Pinault e girato da Yann Arthus-Bertrand, noto fotografo che da anni immortala la terra dal cielo.
VISIONI – E dal cielo il pianeta diventa di nuovo protagonista di un film che percorre 54 paesi, 120 località di un set durato 217 giorni su 18 mesi per 500 ore di girato. Immagini spettacolari per ricordare i rischi che corre il mondo, la casa di tutti, “home”, appunto: effetto serra, estinzione di specie animali e vegetali, esaurimento delle materie prime.
CONTINENTI – Immagini emozionanti dai cinque continenti. Riprese aeree che sfiorano cascate amazzoni, fiumi africani, barriere coralline australiane, e poi si inoltrano tra i grattacieli delle nuove metropoli cinesi, inseguono balene, orsi bianchi, carovane di dromedari. Oppure scoprono impressionanti bidonville nigeriane o angoli sperduti della Siberia, rubando gli istanti del paziente lavoro di marocchine impegnate nella raccolta nei campi, o giganti trebbiatrici in Colorado.
AMBIENTE – Il film di 90′ che si vuole messaggio universale è uscito contemporaneamente in 87 paesi, Italia inclusa, durante la giornata mondiale dell’ambiente voluta dall’Onu, non solo nei cinema, ma anche in tv, su internet e dvd. 
 Tutti i profitti sono stati destinati all’associazione Goodplanet, fondata dallo stesso Arthus-Bertrand nel 2005 per informare e sensibilizzare l’opinione pubblica sulle prospettive offerte dallo sviluppo sostenibile e salvare così la casa di tutti, la terra, “home”.


Info provenienti da http://wwfpadova.wordpress.com/2011/05/10/luc-besson-home-it-italiano/

giovedì 14 marzo 2013

"L'uomo che piantava gli alberi":Libro e film d'animazione



"L'uomo che piantava gli alberi "(titolo originale: L'homme qui plantait des arbres),  è un racconto allegorico di Jean Giono, pubblicato nel 1953.
È la storia di un pastore che, con impegno costante, riforestò da solo un'arida vallata ai piedi delle Alpi, vicino alla Provenza, nella prima metà del XX secolo. Il racconto è  intenso, piuttosto corto e molto piacevole.
L'autore ha spiegato, in una lettera del 1957 a un rappresentante della città di Digne:
Mi dispiace deludervi, ma Elzéard Bouffier è un personaggio inventato. L'obiettivo era quello di rendere piacevoli gli alberi, o meglio, rendere piacevole piantare gli alberi.
Nella lettera descriveva come il libro era stato tradotto in una moltitudine di lingue, distribuito gratuitamente, e affermava che era stato un successo. Aggiunse anche che, sebbene non gli avesse fatto guadagnare nemmeno un centesimo, era stato uno dei testi di cui andava maggiormente fiero.

Adatto ai lettori di tutte le età: dai 9 anni ai 100!





Nel 1987, Frédéric Back adattò la trama del racconto creandone un cortometraggio. Per quella produzione vinse numerosi premi, fra cui il Premio Oscar per il miglior cortometraggio d'animazione.



http://www.youtube.com/watch?v=YIFDlYqtXDA

(versione completa)